Targa in ricordo del sacrificio del maresciallo maggiore Facchetti

LA CERIMONIA NELL’OMONIMA PIAZZA IL CARABINIERE FU UCCISO DAGLI SQUADRISTI DURANTE UN ASSALTO

In centro storico a Cittadella dal 1946 c’è una piazza intitolata al maresciallo maggiore Faustino Facchetti, ucciso il 7 maggio del 1921, a seguito dell’assalto alla locale caserma da parte di squadristi fascisti che volevano liberare alcuni arrestati. Ieri mattina nelle ricorrenza dei 101 anni dalla sua morte è stata scoperta una targa marmorea dedicata al sacrificio di Facchetti.
LA PARTECIPAZIONE
Presenti numerose autorità accolte dal sindaco Luca Pierobon. Per l’Arma dei carabinieri, con picchetto di due carabinieri in alta uniforme, il tenente colonnello Roberto Grassi ed il capitano Andrea Pezzo, il vice prefetto aggiunto Enrico Fameli, il capitano della Guardia di Finanza Luca Micheli, rappresentanze della Polizia di Stato, vigili del fuoco, associazioni Combattentistiche e d’Arma, volontari dell’Associazione nazionale carabinieri e della Protezione civile. Tra le autorità civili, il senatore Antonio De Poli, il sindaco di Fontaniva Edoardo Pitton e per il Comune di Chiari, in provincia di Brescia, dove Facchetti è nato e sepolto, la presidente del Consiglio comunale Laura Capitanio e l’assessore alle Attività produttive Domenico Codoni. A benedire targa ed assemblea, il parroco monsignor Luca Moretti.
ALLA MEMORIA
«In memoria dei luoghi dove il maresciallo maggiore dei carabinieri Faustino Facchetti di anni 49 cadde nell’adempimento del proprio dovere per la Patria il 7 maggio 1921». Il primo cittadino ha evidenziato l’attuale importanza del termine dovere. «Spesso i cittadini considerano solo i loro diritti, ma altrettanto hanno anche doveri», un passaggio dell’intervento del sindaco. Elemento questo sottolineato anche dal tenente colonnello Grassi che ha anche evidenziato come Facchetti in vita fosse già Medaglia di Bronzo al Valore Militare mentre dopo la sua morte è stato insignito della Medaglia d’Argento «per il coraggio e l’abnegazione con cui, sino al massimo sacrificio, si prodigò per il rispetto della legge». L’alto ufficiale ha ricordato come sia forte e duraturo il legame tra Cittadella e l’Arma dei carabinieri, presente con una stazione, oggi con una compagnia, già da fine 800. «Passo spesso in questa piazza ed ora mi ricorderò ancor più del maresciallo maggiore – le parole dell’arciprete Moretti – e di tutti coloro che hanno dato la vita per rispettare un dovere».
Michelangelo Cecchetto