SMAILA SVELA IL PIANO DELL’HOTEL DA 20 STANZE NEL CUORE DELLA MOVIDA

Lo showman alla festa per gli otto anni del bar Autostazione
I titolari annunciano il progetto per l’ex Casa del fascio

Colpo grosso per gli otto anni dell’Autostazione, a celebrare il compleanno di uno dei locali più frequentati del centro storico di Cittadella è arrivata una icona pop degli anni ’80, ovvero Umberto Smaila. Atmosfera vintage e allegria a fiumi mercoledì sera, con oltre 300 persone tutte rigorosamente sedute per le regole Covid-19. Smaila si è esibito nel canto – assieme al figlio Rudy – ed è spaziato da Amarcord culturali a battute piccanti: ” Cittadella ha uno dei più bei teatri in Italia che abbia mai visto. Tanti anni fa sono venuto a suonare qui coi Gatti di Vicolo Miracoli”.
Ovviamente non è mancato l’occhiolino: ” Ho registrato 800 puntate di Colpo grosso, mi piace pensare che molti di voi siano miei figli adottivi”.
Nato a Verona 70 annifa, Smaila davanti al popolo cittadellese ha ripercorso i suoi esordi comici con i Gatti, il suo ruolo nel sex show cult di Italia 7 che fece discutere l’opinione pubblica ed impattò fortemente nella cultura popolare e nel costume nazionale, dandogli una riconoscibilità importante in tutta la Penisola; negli anni ’90 Smaila ha diradato le sue apparizioni televisive, concentrandosi sul cinema e sull’attività d’imprenditore, dedicandosi ai locali Smaila’s da lui aperti in varie parti del mondo.
Per i patròn dell’Autostazione – i fratelli Annalisa, Narciso e Giovanni Bacchin, che con le iniziali di nomi e cognome hanno dato il nome alla loro società, Bang – è stata l’occasione per rilanciare sui progetti futuri. La famiglia Bacchin ha acquistato l’ex Casa del fascio, che si affaccia proprio su piazza Martiri del Grappa, dove si svolge la movida dell’Autostazione. Nel 2019 il palazzo, ex sede dell’Agenzia delle Entrate e ormai chiuso e inutilizzato dal 2001 – era stato messo in vendita dal Mef. L’obbiettivo degli acquirenti è farlo diventare una struttura ricettiva, con una ispirazione moderna e innovativa, nello stesso stile del bar ristorante. L’immobile si sviluppa su due corpi adiacenti che tra loro sono comunicanti; il primo risale al 1400 e il secondo invece è stato realizzato nel 1937, in epoca fascista, e proprio per questo ha il tipico stile architettonico.
” Giovedì primo ottobre acquisiremo la piena proprietà dell’immobile”, annuncia Giovanni Bacchin, che è anche presidente di Vivi Cittadella, ” per fine anno presenteremo il progetto in Soprintendenza, sarà un albergo con 20 camere, la riqualificazione dello stabile è sicuramente la chiusura del cerchio su piazza Martiri del Grappa. Contiamo di iniziare con i lavori entro l’estate del prossimo anno, dureranno un anno e mezzo”.