Si spengono le luci sulle mura

Si spengono le luci sulle mura. Da oggi fino a data da destinarsi, a causa dell’enorme aumento dei costi dell’energia elettrica, l’illuminazione dei 1600 metri dell’ellisse fortificata verrà spenta a mezzanotte e mezza. Unica eccezione, il tratto tra le porte Padova e Treviso, il quadrante sud-est, così da mantenere illuminato il parcheggio libero a servizio anche dell’ospedale di Cittadella che si trova di fronte. Qui si invitano coloro privi di garage a parcheggiare.
Una scelta dolorosa ma obbligata, dopo che gli uffici comunali hanno calcolato, sulla base delle più recenti fatturazioni di dicembre 2021 e gennaio 2022, l’aumento della spesa energetica per far vedere anche dopo il tramonto le possenti mura del 1220. «La spesa annuale per tutto il Comune si aggira sui 700 mila euro – spiega il sindaco Luca Pierobon – I calcoli che sono stati fatti indicano un incremento di 400 mila euro. Cifra che potrebbe aumentare nel caso ci siano altre variazioni in crescendo». Per le sole Mura si parla di 40mila euro, con un aumento dai 16 ai 20mila euro.
IL BUIO
Così nel cuore della notte calerà il buio sul monumento che caratterizza la città, la cui illuminazione è stata studiata, progettata e realizzata specificatamente per permettere di ammirare al meglio la grande costruzione. L’allarme sull’aumento dei costi era stato lanciato non molto tempo fa e con il recapito delle fatture, come sta accadendo in tutta Italia, ecco la spesa effettiva.
Non ci si fermerà alle sole mura purtroppo. Sempre il sindaco: «Stiamo valutando di intervenire sull’illuminazione pubblica di altri spazi dove sia possibile farlo, per fare in modo di ridurre il più possibile i costi. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica della rete stradale comunale, per il 30 per cento è a led, quindi a basso consumo. In questi ultimi cinque anni abbiamo investito due milioni di euro per le rinnovabili: dalla sostituzione dei vecchi lampioni agli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici. Altri progetti di efficientamento energetico verranno realizzati a breve con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
I COSTI
I margini di manovra sono molto stretti. «Per intervenire sul maggior costo – continua Pierobon – o si tolgono risorse ad alcuni capitoli che sono cultura e servizi, oppure si aumentano le tasse. Prima però cercheremo di fare tutti i tagli tecnici possibili. Le tasse non le aumentiamo di certo (Cittadella è tra i pochissimi Comuni a non adottare l’addizionale Irpef, ndr) e tanto meno si vogliono ridurre i servizi ai cittadini. Qualche somma destinata alla cultura si è dovuta necessariamente utilizzare, ma cercheremo di risparmiare il più possibile energia». Ma non è semplice a farsi. A molti viene in mente la riduzione ad esempio della metà delle luci delle strade comunali. Tra le miriadi di normative della Repubblica, una indica che se una strada è illuminata, non si può limitare: o tutti i lampioni sono attivi o tutti spenti.
Ad esempio il Centro nuoto Cittadella per tutto il mese di marzo ha fermato le aperture domenicali. Il futuro prossimo non lascia ben sperare. Per fortuna le mura, illuminate anche solo dalla luce della luna, non perdono il loro fascino.
Michelangelo Cecchetto