Rincari energia, Cittadella spegne le luci sulle mura

Il Comune ha deciso di tagliare le spese, da questa notte stop all’illuminazione
della cinta, restano quelle del parcheggio. Pierobon: «Bisogna ridurre i costi»

Silvia Bergamin / CITTADELLA Costi solo dell’elettricità che aumentano di 400 mila euro, il Comune di Cittadella prova a risparmiare spegnendo le luci sulle mura. «Agiamo come una famiglia», l’analisi amara del sindaco Luca Pierobon, che anticipa tagli sugli eventi culturali ma garantisce: «Non introdurremo l’addizionale Irpef, che esentando i redditi fino a 15 mila euro garantirebbe circa 6-700 mila euro di entrate». In attesa del conto del gas – «sono in corso le analisi, ma non ci saranno buone notizie, il gas è aumentato molto di più», anticipa il primo cittadino – si prova a ridurre il peso dei consumi di elettricità sulle casse di Palazzo Mantegna. La decisione drastica: da oggi verranno spente da mezzanotte e mezza fino all’alba le luci della cinta muraria. «Rimarranno accese solamente le luci degli spalti tra Porta Padova e Porta Treviso», sottolinea il primo cittadino. In sostanza verrà garantita l’illuminazione del parcheggio che si affaccia sul vecchio ingresso dell’ospedale: «La luce è anche un fattore di sicurezza, quindi nell’orario notturno si consiglia di parcheggiare le autovetture solo in questi spalti», l’appello di Pierobon. Come tanti amministratori dopo il dramma Covid confidava di tornare a respirare un minimo di normalità, ma l’esplosione dei costi dell’energia rischia di ingessare ulteriormente il bilancio: «Se non andiamo a spegnere le luci non ci sono che due strade», fa i conti Pierobon, «o si riducono i servizi, e quindi cultura e sociale, oppure si aumentano le tasse. Siamo tra i pochi comuni che non hanno mai inserito l’addizionale Irpef e non intendiamo farlo adesso, e abbiamo le aliquote Imu tra le più basse». Il contenimento dell’elettricità è a tutto campo: «Quelle delle mura sono lampade vecchie che consumano molto, circa 40 mila euro di corrente all’anno. Stiamo valutando il passaggio a Led come fatto nelle porte, ma serve uno studio tecnico per conservare la stessa qualità. Stiamo inoltre vagliando l’ipotesi di spegnere le luci in alcune strade o all’esterno di alcune scuole durante la notte. La situazione è grave, il Governo sembra esserci venuto incontro ma al momento ci sostiene solo per un 10%». Come si potrà reggere? Al momento si cerca di tamponare e i tagli stanno colpendo alcuni eventi culturali che erano stati programmati nelle frazioni ed in centro: «Faremo il teatro nelle frazioni non due ma una solo volta, e ci saranno cifre ridotte per altre iniziative, il teatro a settembre al momento è bloccato. Si rischia purtroppo di tornare indietro e non vedere la ripresa cui auspicavamo: il nostro intento era infatti quello di aumentare la nostra offerta culturale e turistica».