Dopo il restauro, spazio per le iniziative pubbliche nel Palazzo delle AssociazioniTroveranno “casa” qui le opere di Rosin contributo della Fondazione CarisparmioPrimi passi per il recupero funzionale e per il restauro dell’edificio in via Marconi noto ai più quale Palazzo delle Associazioni, di proprietà del Comune di Cittadella. Il complesso è a fianco del duomo cittadino ed è composto da due edifici: il palazzo Marconi (o delle Associazioni) che necessita di restauro conservativo e dell’edificio dell’ex Omni posizionato a nord del complesso dove trovava spazio l’ufficio del Giudice di pace, spostato da alcuni anni nel Tribunale di Padova. Questo palazzo, più piccolo dell’altro, necessita essenzialmente di un adeguamento di tipo impiantistico. “È volontà del Comune di destinare le due sedi ad attività culturali per rafforzare così anche l’attrazione turistica della città murata, aprendo questi edifici al pubblico per il maggior numero di ore durante il giorno”, ha detto il sindaco Luca Pierobon.Partendo dagli spazi più piccoli, si prevede di utilizzarli per ospitare una parte del museo del duomo. Per quanto riguarda il Palazzo delle Associazioni, come sottolineato anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il piano terra in parte attualmente occupato dall’Associazione nazionale carabinieri in congedo e dal loro nucleo di Protezione civile, rimarrà fruibile da associazioni. Il primo ed il secondo piano saranno destinati a mostre permanenti e temporanee e ad eventi culturali. Proprio qui troveranno collocazione le opere pittoriche e scultoree che l’artista di origini cittadellesi Arnaldo Rosin ha recentemente donato al Comune. Un primo studio di fattibilità è già stato approvato nell’ottobre del 2015, prevedendo un investimento di 1,2 milioni di euro. L’Amministrazione comunale ha richiesto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, l’ammissione a contributo per l’intervento. La Fondazione ha confermato lo stanziamento, subordinandolo alla presentazione da parte del Comune del progetto dell’intervento, e di tutte le specifiche altre autorizzazioni. Di qui l’affidamento della progettazione, che avviene attraverso un professionista esterno data la particolarità dell’opera, all’architetto Patrizia Valle che ben conosce la città murata avendone curato l’imponente restauro della cinta muraria. Attualmente gli spazi a parte una piccola ala, sono inutilizzati. Una volta compiuti i lavori saranno ampiamente fruibili da parte di cittadini e turisti perché inseriti nel circuito delle visite a Cittadella incrementando così il patrimonio cittadino che diventa ulteriore elemento di attrazione.