Sono arrivati da 112 paesi attratti dalla maestosità della cinta duecentesca
E dirsi “buongiorno” declinando in tutte le lingue del mondo “passeggiando sulla storia”. Il valore aggiunto. Ops, in quasi tutte le lingue. Almeno centododici. Non è l’ultima trovata cinematografica di Leonardo Pieraccioni. Piuttosto quel che succede passeggiando a quattordici metri d’altezza, arrivando sino a trenta metri nei saliscendi dei torrioni delle porte fortificate di Cittadella. La cinta muraria si sta rivelando un autentico business.
Boom di stranieri
Nell’anno appena concluso sono aumentati gli ingressi al camminamento di ronda,soprattutto è aumentata la percentuale di turisti stranieri rispetto a quelli italiani: 15000 (il 20 per cento) sui 75000 che hanno affollato le mura l’anno scorso. Rispetto al 2018 sono aumentate da 102 a 112 le nazionalità dei turisti. La parte da leone la fanno gli statunitensi (1967 presenze nel 2019) tallonati da tedeschi(1813) e francesi (1308). Sotto le mille unità ci sono gli austriaci (940) e via via gli spagnoli (840), i brasiliani (811) e gli inglesi (658).
I turisti sono arrivati davvero da tutti gli angoli del mondo, con presenze di testimonianze anche dal Kazakistan, Sri Lanka, Azerbaijan, Hawaii, Zimbawe, Nepal, Isole Faroe e Groenlandia. Sono partiti alla volta della città murata persino da quello scrigno di immense bellezze archeologiche che è l’Egitto.
L’assessore De Rossi
Portavoce del Melting pot è l’assessore al turismo Filippo De Rossi. “Il camminamento di ronda è un ‘eccellenza nel panorama turistico italiano” fissa il suo pensiero in una nota, De Rossi. “Non ci sono altre città murate che possono vantare una passeggiata panoramica ad alta quota restaurata e completamente percorribile. L’ufficio turistico Iat di Cittadella promuove e gestisce le mura intercettando i turisti che provengono davvero da ogni parte del mondo. Probabilmente noi cittadellesi, abituati a vedere le nostre mura dal basso, ce ne rendiamo poco conto”. Continua De Rossi collegandola maestosa attrattiva delle mura alle decine di eventi in cantiere per festeggiare gli 800 anni dall’innalzamento delle mura: “Questo è l’anno perfetto per salire sul camminamento di ronda perchè una volta terminata l’escursione il turista potrà proseguire la sua visita in città scegliendo tra appuntamenti culturali, proposte gastronomiche e manifestazioni sportive”.
Lo Iat
Portare turisti a Cittadella è la Skill di Elena Bonaldo dello Iat (l’ufficio informazioni e accoglienza turistica) incastonato tra le porte Bassanesi. “Stiamo lavorando su due fronti”, fa sapere Bonaldo.”Il primo passo è la distribuzione di un depliant che racconti, mese per mese, gli eventi organizzati nel 2020 a Cittadella: l’auspicio è quello di avere visitatori interessati in più occasioni dell’anno, quindi pronti a ritornare più volte a farci visita, creando dei flussi repeters. Ci rivolgiamo soprattutto al Nord Italia per gite fuoriporta della durata di un weekend. Il secondo passo è una sfida: per la prima volta Cittadella avrà uno stand alla Fiera di primavera di Klagenfurt, per potenziare i flussi che dalla vicina Carinzia, a 50 km dal confine italiano, sono sempre più interessati a Cittadella. Qui il materiale sarà distribuito nelle traduzioni in lingua tedesca e inglese”.
Il restauro
Insomma, le mura come l’oro di Cittadella. E pensare che agli albori del secolo scorso gli amministratori del tempo disputavano sul fatto o meno di doverle abbattere per “aprire” la città al contado. Contro quest’ ipotesi, nel Dopoguerra, si oppose il poeta Bino Rebellato coagulando e forgiando attorno a sè la volontà di preservare l’inestimabile patrimonio architettonico e artistico ancora nascosto ai più per le macerie lasciate dalla guerra e per gli sfregi dell’incuria. Si formò a questi dettati Pietro Tosetto quando muoveva i primi passi da amministratore prima di diventare sindaco per qualche lustro. E durante il suo ultimo mandato prese avvio il progetto di restauro. Arrivata la lega la governo, il sindaco Lucio Facco ebbe il merito di realizzare il recupero delle mura.