Le “Voci dell’Evo di Mezzo”, un altro tuffo nel medioevo

Non solo la Bassa Padovana. A settembre anche l’Alta si immerge nel passato medievale. Succede a Cittadella con la rievocazione – intitolata “Voci dall’Evo di Mezzo”, quest’anno in programma nel weekend del 22 e 23. Se ne occupa il gruppo “Cittadella Historica” e in prima linea ci sono l’associazione storico-culturale “L’Arme, le dame, i cavalieri”, che da vent’anni organizza una manifestazione diventata ormai uno dei più importanti eventi dell’anno a Cittadella. Per aumentarne il volume qualitativo, arricchendolo di ulteriori contenuti e promuovendolo sempre di più dal punto di vista turistico, è stato anche creato un tavolo di lavoro su impulso del sindaco Luca Pierobon. “Cittadella Historica” è attualmente composto da “L’Arme, le Dame, i Cavalieri”, ufficio Informazione ed accoglienza turistica di Cittadella (Iat), Vox Majorum, Pro Cittadella, Pro Antica Pieve di San Donato, Pro Santa Croce e il Coordinamento delle associazioni di volontariato del Cittadellese. “Il tavolo – fanno sapere dal municipio – è aperto a tutte le altre associazioni cittadellesi di buona volontà, con l’auspicio che possa ampliarsi nel tempo”. Si cerca pertanto di radicare ancora di più nella gente del posto prima di tutto la passione per la rievocazione. Un percorso culturale cominciato con una serata di approfondimento, all’inizio di aprile, nella quale si è illustrato come ci si vestiva nel periodo degli Ezzelini. Seguiranno altri incontri informativi, sempre gratuiti ed aperti a tutti, affinchè chi desidera essere parte attiva nella rievocazione possa conoscere approfonditamente ciò che va a far rivivere a distanza di molti secoli.

I DETTAGLI

La manifestazione si sviluppa nel centro cittadino con l’accampamento allestito in Campo della Marta, mentre nella parte esterna degli spalti di Riva IV Novembre all’interno dei giardini pubblici viene allestito il mercato. Sempre lì c’è l’area delle sfide tra cavalieri ed arcieri e ci sono i falconieri.Quella del 2018 sarà la 21esima rievocazione nella quale viene ricordata la liberazione di Cittadella nel 22 giugno 1256, quando Tiso da Camposampiero entrò da Porta Padova col Legato Papale ed il suo seguito e viene ricevuto dal Podestà Rainaldo Pincetus, dai notai Stefano e Giordano, dai giudici Bonifacino ed Enrico, dal priore Dojno e suoi chierici nonché da tutto il popolo. Viene rievocato anche l’atto col quale Cittadella si riconsegna al Comune di Padova, tramite lo stesso Tiso da Camposampiero. La rievocazione si conclude al tramonto con fiaccolata, fuochi d’artificio ed incendio del castello. La manifestazione diventa ancor più suggestiva grazie alla possibilità di visitare il camminamento di ronda sulle mura per il completo ellisse fortificato. Permette, come recita lo slogan, di “camminare nella storia”. I

VISITATORI

Elena Bonaldo responsabile dello Iat, è una grande conoscitrice della storia locale e infaticabile promotrice di questa manifestazione. È lei, quindi, a spiegare come questa manifestazione sia molto importante dal punto di vista turistico e abbia tutte le carte in regola per esserlo ancor di più. “La rievocazione è senza dubbio uno dei momenti di maggiore attrazione turistica per Cittadella – spiega -. Tutto ciò fa parte del cosiddetto “turismo esperienziale” che sempre di più viene ricercato dai visitatori, soprattutto quelli stranieri, la cui storia è anche molto diversa da quella di questa terra”. Ecco perché diventa essenziale approfondire ed ampliare la rievocazione.