La Madonnina di Monte Berico torna nel sacello di Porta Vicenza

Il vetro del capitello era stato danneggiato, tanto da obbligare i proprietari a rimuovere la statua della Madonna di Monte Berico. Ma ieri mattina – dopo più di 7 mesi di assenza – l’immagine tanto cara ai residenti di Borgo Vicenza è tornata al suo posto. Mancava da fine luglio, Carla Telatin e il marito Armando Sartore avevano rassicurato i devoti con un cartello “Vetro in sostituzione, Madonnina al sicuro”. Un episodio di vandalismo sospetto: «Non siamo riusciti a capire cosa o chi abbia piegato il vetro», spiega Carla, «Una cosa è certa: la statua si è salvata perché era antisfondamento, lo è anche quello appena installato». In tanti ieri – anche se per soli pochi istanti – hanno sostato ammirati davanti alla Madonna di Porta Vicenza per salutarla e rivolgerle una preghiera per la pace, accogliendo così l’appello di Papa Francesco. La rimozione era avvenuta dopo che un cliente della farmacia Pasinato si era accorto che il vetro del capitello era rotto. Immediatamente erano stati allertati i vigili e la Protezione civile: «Era necessario mettere in sicurezza l’area», continua la coppia, «il vetro era crepato e temevamo per l’incolumità delle persone. Quindi è stato rimosso il vetro e noi abbiamo messo al sicuro la Madonnina». Non era la prima volta che il capitello finiva nel mirino dei vandali, i teppisti l’avevano distrutta, arrivando a gettare nel fossato la figura che la sostituiva. Di certo – da quando Carla e il marito Armando hanno acquistato la casa “dea Jacca” – il capitello ha goduto di attenzioni. Il capitello ha una storia importante, secolare. Come scrive Fiorenzo Rizzetto, si tratta di «uno dei primi capitelli dedicati alla Madonna di Monte Berico e pare sia sorto in epoca rinascimentale, in un tempo in cui Cittadella attraeva artisti come Jacopo da Bassano per abbellire e impreziosire ville e palazzi». La nicchia in marmo rosa di Vicenza, dove un tempo era dipinta la Madonna – affresco rovinato dalle intemperie – ora accoglie la piccola statua, alta 20 centimetri, contornata da preziose incisioni e decorazioni floreali con simbologie religiose. Sopra al capitello si trovava un’antica lampada in ferro battuto, più volte trafugata e sostituita.