La città murata sul grande schermo

“Destini” torna in sala dopo due anni
la novità. La città murata torna sul grande schermo. Giovedì prossimo, alle 20. 30 al Lux di Padova, tornerà nelle sale cinematografiche “Destini”, il film del regista Luciano Luminelli che a causa della pandemia è rimasto lontano dal grande schermo per due anni. Girato a Cittadella, Padova, Treviso e Asiago, vede nel cinema Lux la sua prima tappa veneta, per proseguire poi nelle principali città del Veneto. I destini sono quelli di Mauro (Stefano Pesce) e Fabio (Simone Montedoro), amici ai tempi del liceo. Le vicende della vita li fa allontanare, poi si ritrovano e si perdono ancora. Ma questa volta, a distanza di anni – il film è ambientato in parte negli anni Cinquanta, in parte nei Settanta e ai giorni nostri – ci sono le famiglie, i figli. E i rapporti complicati, che si intrecciano. Proprio come destini. «Destini», spiega il regista, «è una storia emozionante ed evocativa che racconta ed esprime i profondi sentimenti e il senso di appartenenza, toccando temi del sociale importanti come la disabilità, l’omosessualità e l’amicizia». Il film di Luminelli è ambientato quasi esclusivamente in Veneto con una piccola parte girata anche a Roma. È qui che, tra i banchi di scuola negli anni ’70, nasce l’amicizia tra i due protagonisti che culminerà col rapporto sentimentale tra i figli. E proprio per omaggiare il territorio del Veneto che ha fatto da cornice alle riprese, il 6 novembre 2019 a Cittadella è stata organizzata la prima nazionale. Per “Destini”, Luminelli si è affidato a un cast di grandi attori: «Oltre a Sebastiano Somma, al quale mi lega una grande amicizia», sottolinea, «ci sono Simone Montedoro, il capitano dei carabinieri di don Matteo, e Stefano Pesce, protagonista di tante fiction televisive. E poi Sabrina Knaflitz, Barbara Livi. C’è anche una partecipazione del giornalista Luca Telese, che ha fatto un cameo nel ruolo di un professore». Cittadella ha ancora nel cuore l’indimenticabile esperienza con il maestro della commedia italiana Mario Monicelli che a cavallo del secolo girò fra i bar e le vie del centro storico “Come quando fuori piove” lanciando i promettenti Stefano Accorsi e Claudia Pandolfi. –S. B.