Cittadella
“Queste strutture, queste opere, non sono nostre. Sono di chi nei secoli le ha realizzate e conservate. Noi siamo i custodi, io sono l’ultimo dei servi”. Le parole dell’arciprete Luca Moretti, guida della parrocchia dei Santi Prosdocimo e Donato, si riferiscono non solo al Duomo la cui struttura originaria oggi Cappella dell’Immacolata è stata costruita con la realizzazione delle mura nel 1220, ma al Museo del Duomo che aprirà per la prima volta al pubblico nel fine settimana, svelando beni artistici di grande pregio che esprimono un profondo valore artistico e di fede e diventano patrimonio per le generazioni. Ieri la presentazione.
La selezione
Massima l’attenzione della Diocesi che ha selezionato le opere alcune delle quali saranno esposte a rotazione lasciando spazio ad altre. Una piccola parte era esposta nella sala incontri Pio X.
Questo spazio è inglobato nella sede museale realizzata appositamente in vari stralci grazie al Mibact e ai fondamentali contributi della Fondazione Cariparo e di un privato che desidera l’anonimato. Si entra sempre da piazza del Sagrato. Si sale poi, anche con l’ascensore, nell’ex sala, ampliata e dov’è stato creato un soppalco.
Da qui si passa ad un’ampia area parallela dove si trovano, tra i beni, due celebri quadri trasferiti dalla pinacoteca della sacrestia: ” La cena in Emmaus” di Jacopo da Ponte detto Bassano (1537) e ” Il Compianto sul Cristo morto” di Andrea di Giovanni ( Andrea da Murano) del XV secolo. Il restauro degli edifici è stato affidato nel 2002 allo Studio Architetti Veneti e si è concluso nel 2020. L’allestimento è dello studio dell’architetto Gianni Toffanello.
La genesi
L’idea di creare un museo è del 1985 quando l’allora monsignore Antonio Miazzi accolse la proposta di un gruppo di instancabili volontari guidati da Giuseppe Streliotto. Oltre a quello artistico-culturale l’allestimento del nuovo Museo diocesano propone tre percorsi: dei santi, di passione morte e risurrezione e della liturgia. ” Un percorso d’arte ma anche di fede – ha evidenziato l’arciprete – il Museo vede la collaborazione tra parrocchia e Comune e sarà gestito dall’ufficio turistico”. ” Le mura non bastano, il Museo si inserisce nel percorso storico- culturale-turistico. A breve riqualificheremo l’ex Palazzo delle Associazioni dedicato all’arte e riapriremo la chiesetta di Ca’ Nave”, ha sottolineato il sindaco Luca Pierobon. Il professor Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cariparo: ” Siamo felici quando un progetto si conclude. Da Cittadella abbiamo sempre soddisfazioni, qui ci sono visioni e concretezza. Il Museo rappresenta crescita culturale, sociale ed economica”.
Andrea Nante, direttore del Museo Diocesano di Padova e coordinatore del nuovo Museo: ” La nuova apertura avviene nella Giornata internazionale dei musei. Il Museo diventa approfondimento per la comunità permettendo poi ai visitatori di capirne la storia”. Il Museo del Duomo è aperto: sabato dalle 15 alle 17, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 e su prenotazione per gruppi di almeno 10 visitatori.
Biglietti: intero 5 euro, ridotto 3 euro. Informazioni: 049.9404485
o cittadella@historiatravel.it