Oggi il nuovo trend del turismo è il cosiddetto “turismo esperenziale”, dove il viaggiatore vuole entrare a contatto con i luoghi, la cultura e le persone dei posti visitati per portarsi a casa un’esperienza. In poche parole, diversamente dal passato, è sempre più avvertita l’esigenza di stupirsi ed emozionarsi, per raccontarlo agli altri. Al turista non è più sufficiente visitare un posto: vuole trovarvi l’insolito, cogliere l’inedito, ricercare il caratteristico. E quindi si sommano offerte di operatori, anche articolate in poche ore, per fare assaporare al turista delle “chicche” che può vantare di sapere o aver visto solo lui.
È un nuovo paradigma del turismo, un pensiero laterale con un viaggiatore sempre più alla ricerca di esperienze indimenticabili.
L’impennata dell’utilizzo dei social network ha portato a vivere e condividere situazioni e “storie” in tempo reale (con l’avvento del 5G si potranno caricare video amatoriali in ottima risoluzione alla velocità di un messaggio) e ne consegue che il turista fruitore ha alzato l’asticella della richiesta, è diventato ultra pretenzioso e vuole sperimentare sempre più qualcosa di originale ed unico.
Cittadella, raro esempio al mondo di cittadina medievale perfettamente restaurata nella sia cortina muraria interamente percorribile in quota, è un esempio di turismo esperenziale. Guardare l’alba nel primo giorno di primavera da sopra la Torre di Malta, fotografare un tramonto dall’alto dei merli turriti, passeggiare in notturna col plenilunio sono belle iniziative di un turismo esperenziale.
Non a caso sono in aumento i turisti da ogni parte del mondo e i media nazionali hanno posato gli occhi su Cittadella per girare documentari come quello del network Marco Polo.
L’esclusivo, il meraviglioso e il bello, per quanto ci riguarda, sono sotto i nostri occhi tutti i giorni. Basta sapersi ancora emozionare. E condividerla questa emozione, non solo virtualmente con un post, ma anche e soprattutto con il sano passaparola.