Il Giro a Cittadella

Più che con l’asfalto, gli allunghi e le fughe, la sfida più grande è quella del coronavirus. La macchina organizzativa al lavoro da tempo, grazie alla quale Cittadella il 22 della 14. tappa del 104. Giro d’Italia, la Cittadella-Monte Zoncolan, dovrà fare i conti prima di tutto con la situazione pandemica. Questo l’avversario da battere in assoluto. Questo è anche l’unico elemento che potrà influenzare la manifestazione senza però farle assolutamente perdere importanza e prestigi.
Il traguardo è già stato tagliato con l’aggiudicazione della frazione di 205 chilometri, dei quali 10,3 saranno in terra padovana. Poi nella Marca e nelle provincie di Pordenone ed Udine. Dai 48 metri sul livello del mare della città murata ai 1305 del rifugio Moro. La vetta è a 1730 metri. La partenza dal centro storico avverrà attorno alle 11.30. I primissimi chilometri saranno ad andatura turistica. La carovana percorrerà via Roma, uscirà dalle mura a nord da Porta Bassano. Curva a gomito a sinistra su Riva del Pasubio. Riva IV Novembre e Riva dell’Ospedale. Poi ad est in Borgo Treviso. Qui ci sono due possibilità di percorso legate alla presenza di un passaggio a livello e quindi di un potenziale stop di un gruppo appena partito. Si può superarlo proseguendo dritti oppure evitarlo andando lungo il viale del Cimitero e via Nova, ricongiungendosi poi con vie Mejaniga collegata a via Roma, strada principale di Galleria Veneta da dove comincia il chilometro zero, ossia la gara vera e propria.
Poi via Regia a Campagnalta di San Martino di Lupari con l’inserimento nella Regionale 53 Postumia in via Castellana entrando così nel Trevigiano. Piccolo ”giallo” sul percorso, perché nella prima mappa apparsa sul sito del Giro il km 0 appare posto a Tombolo. In realtà il sindaco Cristian Andretta spiega che nessuna richiesta di passaggio nel Comune è stata mai ricevuta , e l’organizzatore Moletta, dapprima sorpreso, conferma che il passaggio sarà invece a Galliera; si tratta, probabilmente, solo di una sovrapposizione grafica in cartina.
«L’organizzazione lavora in base alle disposizioni vigenti quindi i team saranno in una sorta di ”bolla” ma lo spettacolo sportivo, la festa che il Giro porta sulle strade, non verrà assolutamente meno afferma Diego Galli, assessore comunale di Cittadella allo sport. Il parcheggio di Villa Rina sarà destinato ai mezzi delle squadre con accesso solo agli addetti ai lavori. Nel centro storico in piazza Luigi Pierobon, il palco per la presentazione dei ciclisti e la firma del foglio di partenza. Una passerella che permetterà agli appassionati e non solo, di vederli con la giusta sicurezza. Lungo le vie Indipendenza e Garibaldi gli stand del villaggio con gli sponsor. Oltre alla valenza sportiva con Cittadella per la prima volta partenza di tappa –sottolinea Galli- vogliamo sia un grande evento condiviso dal maggior numero di persone che contribuisca a far conoscere e promuovere la città ed il suo territorio. Cittadella si preparerà al meglio, la festa deve essere di tutti» La partenza della tappa unica in terra padovana è resa possibile grazie anche all’importante contributo della Regione. Per il gruppo di lavoro coordinato dal designer Jonny Moletta e Filippo Pozzato, già campione sulle due ruote, il conto alla rovescia è cominciato. L’attività organizzativa diventa giorno dopo giorno più intensa. Il ciclismo è sport molto popolare anche nel Cittadellese, porta lungo le strade la gente.
Gli appassionati non saranno lontani dai campioni, come avviene da un anno a questa parte in tanti altri sport e manifestazioni.
«Fa piacere avere un evento di questa portata che affascina tutti gli appassionati di sport a prescindere dalla disciplina -evidenzia l’imprenditore Andrea Gabrielli, presidente dell’As Cittadella 1973, società che milita in serie B e che contribuisce da tempo ad onorare la città murata in tutta Italia attraverso il gioco del calcio- Sarà la partenza di una delle tappe più importanti del Giro dovendo raggiungere un arrivo impegnativo. Faccio i complimenti all’amministrazione comunale e ai collaboratori per il lavoro svolto. Non è facile portare un evento di questa portata. Mi auguro, essendo primavera inoltrata, che sia possibile vivere la corsa con minori restrizioni rispetto alle attuali, in ogni caso rimane una manifestazione di gran rilievo»