Frati Francescani, nell’Alta l’ultimo convento padovano

La prima pietra nel 1481: da 539 anni a Cittadella rappresenta un centro molto attivo non solo a livello spirituale, ma anche sociale e solidale, il convento dell’Ordine dei Frati Minori, chiamati dai più “francescani”.
Con l’infermeria francescana di Saccolongo, da settembre rimarranno le uniche due sedi in terra padovana. Non senza profondo dispiacere, dopo 600 anni, chiudono la chiesa ed il convento di via San Francesco a Padova. La decisione viene da Milano dove c’è la sede della Provincia del Nord dei Francescani. Alcuni dei quattro padri padovani giungeranno a Cittadella dove nel giro di poco tempo da nove frati si è arrivati a quattro. A guidare la sede della città murata in Borgo Treviso dirimpetto al Patronato Pio X, padre Lorenzo Zanfavero, 55 anni ad agosto. Ci sono poi i padri Graziano Maggiolaro, Renato Frison e Beniamino Pedrollo. Da un anno il convento cittadellese fa parte delle dieci dipendenze del Ministro provinciale e considerando la convergenza di parecchie comunità del territorio considerate le minori vocazioni sacerdotali, molto probabilmente tornerà ad essere Casa Guardianale.
Quello che non è mai mutato è una vita nel pieno spirito della comunità, in primis francescana, e poi laica. Nessun cittadellese e non solo, può ad esempio dimenticare gli anni dell’associazione Amici della natura con il Parco Zoo sulle rive delle mura fondata da Frà Tommaso scomparso lo scorso anno. Numerosi poi i volontari che collaborano con i padri come si sta vedendo anche in questi mesi di emergenza da Coronavirus. “Siamo benvoluti – conferma padre Lorenzo – a settembre riprenderemo anche l’Adorazione Perpetua che è stata sospesa per le norme sanitarie, come pure lo sono le celebrazioni. Riattiveremo anche il sostegno alimentare”.
Non nasconde padre Lorenzo che ci sono alcune difficoltà economiche dovute al periodo di lockdown e a questo di transizione, ma non è affatto spaventato. La comunità francescana è quindi prezioso patrimonio umano e di fede, che opera nella Diocesi guidata dal vescovo di Padova Claudio Cipolla, e che è importante continui la sua opera nel territorio.