Città murata, storia e mito
Fondata nel 2020, festeggia il compleanno con un anno di eventi
La data è scolpita in una Cronica del notaio padovano Rolandino: “Nell’anno del Signore 1220, mentre era podestà di Padova Bernardo Barone, si iniziò a costruire il castello di Cittadella”. Cittadella in provincia di Padova, festeggia gli 800 anni. Fortezza inespugnabile, resistette agli attacchi degli Ezzelini, ma si arrese alla caduta di Padova. Passò sotto diverse dominazioni nel XIV secolo (Scaligeri, Carraresi, Visconti, Malatesta), nel 1405 si consegnò a Venezia e mantenne così l’autonomia. Oggi conserva quasi intatte le mura medioevali alte ben 15 metri, con i quattro torrioni rivolti ai punti cardinali.
Fino al prossimo dicembre sono tanti gli eventi che celebrano gli 800 anni di Cittadella, a partire dalla maratona dantesca che il 9 febbraio porterà 800 persone sulle mura per recitare il primo canto della Divina Commedia. L’omaggio a Dante continuerà con la mostra “Cittadella e il Veneto nella Commedia di Dante”, nella chiesa del Torresino a Cittadella dal 29 febbraio al 5 aprile. Palazzo Pretorio invece sarà sede della mostra dedicata alle opere di Antonio Canova e Michele Fanoli. A Cittadella anche un convegno in memoria del medievista Sante Bortolami, le prove del campionato italiano di ciclismo, la kermesse di bici d’epoca “La via dei Carraresi”(il 28 giugno) e il concerto della banda dei carabinieri.
In questi otto secoli, Cittadella ha vissuto sempre in simbiosi con le sue mura, che nel 2019 hanno visto arrivare 75 mila visitatori da 112 paesi.
La cinta muraria di Cittadella è uno dei pochi esempi di sistema difensivo tra i più belli d’Europa, con camminamento di ronda medievale di forma ellittica, interamente percorribile dal 2013, cioè dal taglio del nastro che pose fine al maxi cantiere iniziato nel 1994. Cittadella è passata dai 9087 abitanti del 1881 agli attuali 20161, è il sesto comune più popoloso della provincia di Padova. Per 50 anni è stata città democristiana. Oggi la città murata è un feudo leghista che resiste dal 2002 e ha lanciato l’ex sindaco Massimo Bitonci, poi sindaco di Padova dal 2014 al 2016 e parlamentare.
Viaggiare nel tempo consente di scoprire nomi illustri, come quello di Luigi Pierobon, partigiano ucciso dai fascisti nel 1944, o quello del poeta Bino Rebellato, che nel 1951 lanciò il premio letterario Cittadella.
Come ricorda Luigi Sangiovanni, memoria storica del Comune, il boom economico del dopoguerra favorì la nascita di numerose attività artigianali e industriali, come le Officine di Cittadella, che si occupavano di costruire e riparare treni e veicoli militari speciali. L’azienda era guidata dalla famiglia Marchiorello, che possedeva anche le Officine Meccaniche della Stanga a Padova.
Nel 1954 Angelo Gabrielli fondò la Gabrielli spa, società siderurgica che ha segnato anche la storia dello sport locale: nel 1973 fu sempre Angelo a fondare il Cittadella Calcio, di cui la famiglia Gabrielli ha mantenuto la proprietà fino ad oggi. La squadra granata, approdata per la prima volta in serie B nel 2000, ha sfiorato più volte la promozione in serie A, arrivando a un passo dall’impresa. Negli anni del boom economico, Cittadella ospitava anche un paio di fabbriche di materiali per saldature, nel 1961 inoltre Ottorino Reffo fondò La Meccanica, azienda che ancora oggi continua a produrre linee industriali per pellets sotto la guida del figlio Roberto.
E poi dal 1999 c’è Sirmax, multinazionale specializzata in compound termoplastici, guidata da Massimo Pavin, preesidente di Confindustria Padova dal 2011 al 2015.
“Per il resto abbiamo mantenuto la vocazione al commercio, ai servizi e all’agricoltura- dice Giancarlo Argolini, vice presidente della Pro Loco-. Una volta soffrivamo la sudditanza verso Bassano e Castelfranco, oggi non più”.