Dopo lo stop imposto dal Covid-19, è iniziato il conto alla rovescia della più attesa manifestazione di primavera dedicata ai formaggi di qualità.Più di 80 mila appassionati del gusto attendono la 10ª edizione di «Formaggio in Villa 2022» che si svolgerà dal primo al 4 aprile tra le mura di Cittadella. Alla rassegna nazionale dei migliori formaggi si affiancheranno il Salone dell’Alta Salumeria e un’esposizione di prodotti per la cucina e nuove tendenze gastronomiche, oltre al Salone del Vino e alle Masterclass con i laboratori guidati.In questi giorni l’entusiasmo cresce, si attende da tempo l’evento – che si spalmerà dalle 10 alle 20 – e i 140 espositori selezionati da tutto il Belpaese «rappresentano sicuramente un’ottima risposta», osserva l’assessore al commercio Filippo De Rossi: «Siamo riusciti a costruire un evento dal taglio internazionale. Nel 2020 fu il primo che annullammo per il Covid, era celebrativo degli 800 anni delle mura. Quasi un segno del destino: Formaggio in Villa è il primo evento post-pandemia. Tutti lo attendono, sia i commercianti che la città».Il centro storico a disposizione: «Andremo a pedonalizzare per quattro giorni il centro, una novità. Il mercato del lunedì sarà comunque garantito su Riva IV Novembre. La manifestazione coinvolge più di 200 aziende: espositori, consorzi caseari, allestitori e fornitori di servizi». De Rossi sottolinea la forza del programma: «C’è qualità, siamo convinti possa diventare un evento principe assieme alla nostra Fiera Franca». Le Masterclass si svolgeranno in Torre di Malta, mentre nella chiesa del Torresino ci sarà una degustazione dei 100 formaggi del Premio Italian Cheese Awards aperta al pubblico. Tra i laboratori, venerdì alle 15 una degustazione di francesi, alle 17 i formaggi aromatizzati o da dessert.Sabato alle 11 tocca a Say Cheese una degustazione di quattro formaggi inglesi pluripremiati: il Bath SoftBio, il Pitchfork Cheddar, lo Sparkenhoe Red Leicester e infine il Colston Bassett Stilton, un erborinato bomba di sei mesi; alle 13 Fermenti Vivi, i formaggi abbinati alle birre, mentre alle 15 non poteva mancare la Svizzera con Emmentaler Classico, un Le Gruyére Dop Classico, uno Sbrinz 24 mesi, il Tete de Moine Dop e infine l’Appenzeller. Alle 17 degustazione di Asiago fresco, riserva, vecchio e stravecchio in abbinamento a cocktail e distillati. Domenica alle 11 è la volta delle diverse stagionature del Parmigiano Reggiano. Alle 13 masterclass di formaggi friulani e birre artigianali venete. Alle 15 masterclass sui formaggi aromatizzati, alle 19 quelli molisani; lunedì alle 11 gli erborinati con i vini muffati, alle 13 i pecorini italiani e a chiudere alle 15 i formaggi di fossa. –Silvia Bergamin