Capitale Veneta della Cultura, Cittadella vince la sfida e diventa la prima di sempre

Il riconoscimento è stato istutuito so scorso 30 giugno dalla Regione ed è al debutto assoluto. la città dell’Alta supera la concorrenza di Portogruaro e Malcesine, ottenendo 10 mila euro.
Ha rinunciato a competere nel palcoscenico nazionale, ma porta a casa il miglior risultato possibile nella terra amica: Cittadella è la prima “Città veneta della Cultura”. Non solo prestigio, onori e visibilità: il municipio guidato dal sindaco Luca Pierobon porta a casa dalla Regione 100 mila euro per dare valore a progetti che rilanciano il profilo della città murata. Per la capitale dell’Alta una boccata d’ossigeno e di fiducia, che arriva dopo l’anno orribile del Covid-19 in cui è stata costretta a festeggiare in tono minore e con innumerevoli restrizioni lo storico appuntamento degli 800 anni della fondazione. SUPERATE PORTOGRUARO E MALCESINE
Il riconoscimento è arrivato ieri nel corso della riunione della Commissione regionale costituita per la valutazione delle candidature e l’assegnazione del titolo, composta da tre consiglieri regionali, due rappresentanti di Unpli Veneto, due di Anci Veneto e da un delegato dell’area marketing territoriale, cultura, turismo, agricoltura e sport della giunta regionale. Cittadella si doveva confrontare con la veneziana Portogruaro e la veronese Malcesine. E l’ha spuntata. L’obiettivo della legge regionale – varata il 30 giugno scorso – è quello di «sostenere e promuovere la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale, la crescita del turismo e degli investimenti nel territorio, la conservazione dell’identità, la creatività, l’innovazione, la crescita economica e sociale del territorio».i complimenti di luca zaiaSul riconoscimento interviene il presidente della Regione, Luca Zaia: «Cittadella è il primo centro a ricevere il titolo di “Città veneta della Cultura”, ma questa assegnazione apre la strada a una futura serie di nuovi riconoscimenti negli anni a venire che daranno sempre maggior risalto a quei veri scrigni di arte, architettura, paesaggio e tradizioni che sono le nostre bellissime città», sottolinea il governatore, che ricorda come il Veneto sia «la regione più turistica d’Italia con 70 milioni di presenze annue. Chi ha conosciuto il Veneto sa bene che è molto altro oltre alle spiagge e alle piste da sci. Il riconoscimento di “Città veneta della Cultura” è una nuova opportunità per valorizzare tutto quello che il turista o il visitatore può trovare in ogni anglo della regione, in un immenso patrimonio di musei, ville, palazzi, teatri, biblioteche. Un patrimonio che sottolinea come il Veneto sia realmente “the land of Venice”». Zaia si complimenta quindi con Cittadella: «Mi congratulo per questa affermazione, sono certo che darà inizio ad un meccanismo virtuoso che porterà molte altre città ad aspirare a conquistare il titolo». L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, spiega che «si tratta di un titolo in linea con le esperienze delle capitali della cultura europea e nazionale, ed è uno strumento valido per far conoscere anche i luoghi meno noti del Veneto, migliorandone la consapevolezza culturale e turistica». «La “Città veneta della Cultura ha finalmente trovato la sua prima casa» aggiunge il consigliere regionale dell’intergruppo Liga-Zaia, Alberto Villanova «La Commissione ha esaminato i progetti presentati dalle tre candidate e che puntavano alla valorizzazione del patrimonio immateriale, delle tradizioni, della ricchezza manifatturiera e per opere di pubblica utilità. I 100 mila euro sono un contributo prezioso per risollevare la testa dopo la grave crisi del turismo dovuta alla pandemia». IL PROGRAMMA VINCENTE A Venezia l’amministrazione cittadellese ha presentato un programma articolato, diviso in sette azioni, soprattutto per rendere Cittadella accogliente e inclusiva, promuovendo la fruibilità delle mura anche attraverso visori in 3D e strumenti tattili. Si andrà poi ad implementare la collaborazione con Curia, Fondazione Palazzo Pretorio e mondo dell’impresa. E ancora, previste una nuova mostra su Michele Fanoli e Antonio Canova e una sull’incontro fra la città murata e quella di Salonicco. E poi eventi culturali in senso ampio per attirare giovani, sportivi, famiglie con bambini.