Quando la descrivo ad amici e colleghi che non la conoscono, mi aiuto disegnando col dito nell’aria un’ellisse e la frase viene da sola. “E’ uno dei rari esempi al mondo di città fortificata con il camminamento di ronda perfettamente percorribile in quota, il fossato a protezione, i quattro ingressi ai punti cardinali dove in origine c’erano i ponti levatoi”.
I miei astanti rimangono estasiati da quella cinetica sintesi esplicativa e puntualmente mi chiedono informazioni per venirla a visitare. Colgo ancor più nel segno se esibisco una foto. Credo che il fascino rimandi a certe leggende medievali, giochi di costruzioni di bambini con moduli in plastica di torrette merlate e torrioni di guardia, racconti di scorrerie, misure di difesa e tattiche di assedio. In fondo la fiaba è anche questo: ricordo d’infanzia che rimane indelebile in miniatura ma che se trova il suo corrispondente in scala reale diventa stupore.
Cittadella, l’anno prossimo, compirà 800 anni: una storia antica quanto le pietre che ancora la innalzano. E’ privilegio esserne cittadini residenti, un onore essere cittadellesi. Perché non è da tutti avere un paese che offre così tanto ordine e bellezza in un periplo di un chilometro e mezzo: un abbraccio di mura, la protezione della loro statura, la rettitudine di strade interiori disegnate nel cuore, il monito di confini naturali per preservarsi, il recupero dopo il disfacimento.
Un po’ la metafora – ma di più l’esempio – di ciò che serve nella vita.
Buon compleanno e ancora lunga vita, Cittadella bella!
Buone feste, cari cittadellesi!