La terra padovana che conta tanti campioni ed appassionati di ciclismo sarà protagonista dell’edizione numero 104 del Giro d’Italia, presentata ufficialmente ieri. La Corsa Rosa si articola in ventuno tappe, suddivise in tre settimane, con partenza da Torino l’8 Maggio e arrivo in piazza Duomo a Milano. La quattordicesima tappa avrà come protagonista Cittadella. La cittadina medievale sarà sede, con i ciclisti che dovranno raggiungere dalla pianura il tenutissimo Zoncolan (1.730 metri d’altezza ) con ascesa dal versante di Sutrio, in Friuli Venezia Giulia, per complessivi 205 chilometri. In Veneto altre due tappe. La Ravenna-Verona, omaggio a Dante Alighieri nei 700 anni della sua morte, e la Sacile Cortina-d’Ampezzo. Dopo l’arrivo a Monselice dello scorso anni, con il Giro che per l’emergenza Coronavirus era stato spostato da Maggio ad Ottobre, la speranza è di vivere una partenza di tappa all’insegna del pubblico, dai fedelissimi delle due ruote a pedali ai semplici curiosi, per vedere da vicino i protagonisti della corsa ed assaporare tutte le emozioni di un o degli sportivi più importanti a livello nazionale ed internazionale.
Per Cittadella è un momento storico, la prima volta di uno ”start” del Giro. Ancora vivissimo i ricordi nel 2008, della grande volata vinta dal britannico Mark Cavendish in Riva IV Novembre, come Cittadella sede di arrivo di tappa. Era il 23 Maggio. Prima volta anche quella. Essere sede di partenza permette di osservare tutto ciò che ruota attorno ai professionisti. Dai team con la loro organizzazione agli sponsor del villaggio di partenza. Fulcro della kermesse sarà il cuore entro le mura del 1220, a cominciare da piazza Luigi Pierobon. Dopo il via dal centro i ciclisti usciranno a nord delle mura, svolteranno in Riva del Pasubio, poi Riva IV Novemebre e Riva dell’Ospedale, percorrendo quindi tre quarti della strada esterne dell’ellisse fortificato. Svolteranno a destra in Borgo Treviso in direzione est, attraverso il centro cittadino di Galliera Veneta e immettendosi poi nella grande rotonda sulla Strada Statale 53 Postumia a Campagnalta di San Martino di Lupari, per entrare successivamente in terra trevigiana. Pochi chilometri di percorso padovano, ma l’atmosfera da vivere sarà lo stesso molto intensa. Normalmente le squadre sostano nel territorio di partenza. Quindi dopo l’arrivo del giorno prima a Verona, i team raggiungeranno subito il territorio cittadellese.
Un grande lavoro quello svolto dal Comune: in prima linea il sindaco Luca Pierobon, l’assessore allo sport Diego Galli e il Comitato organizzatore coordinato dal designer cittadellese Jonny Moletta e dall’ex campione di ciclismo Filippo Pozzato. I due sono freschi di organizzazione, lo scorso anno, dei campionati italiani di ciclismo professionisti che hanno visto Cittadella sede di arrivo della crono maschile e femminile e della prova maschile. Un’organizzazione impeccabile, particolare questi non secondario. Importante anche l’apporto della Regione «Siamo al lavoro da tempo, adesso lo intensificheremo – spiega Moletta – Un orgoglio ospitare tale evento. La partenza di tappa ha non solo un valore sportivo, ma celebra i tanti tifosi e anche le numerose aziende che operano nel settore che hanno sede in questa area. Sarà certamente una grande festa sportiva e di piazza. In termini di corsa rappresenta la parte fondamentale del Giro perché comincia la salita, e che salita!»
«Un altro grande evento con importante ricadute promozionali e turistiche per Cittadella e il suo territorio, nonché – il commento del sindaco Pierobon – Lo scorso anno dovevamo festeggiare gli 800 anni di fondazione. Da tempo avevamo chiesto il Giro. Tutto saltato. La partenza della tappa ci permette di fare quanto è stato forzatamente sospeso. Grazie alla Regione e al presidente Luca Zaia per l’opportunità»
Cittadella è sempre stata fortemente legata al ciclismo «Lo accogliamo da 50 anni – spiega Pierluigi Basso, direttore di corsa internazionale ed instancabile organizzatore – Dai leggendari ”Circuiti degli Assi” diurni e notturni anni 70 con Eddy Merckx, Adorni, Zandegù e molti altri, alle tappe del Giro del Veneto élite ed under 23, fino all’Alta Padovana Tour, al Giro del Medio Brenta, ai transiti del Giro d’Italia nel 1998, 1999 e 2002 e poi l’arrivo di tappa»