Via al festival ideato da Teatro Bresci, 8 serate e 16 eventi in Campo della Marta

Lunedì apre Lorenzo Marangoni con le tracce comiche nel suo monologo poetico
Le antiche mura diventano palco per i diritti e l’impegno civile

Silvia Bergamin
Al via a Cittadella l’edizione 2022 di “Antiche Mura Teatro Festival”, otto serate e 16 eventi con ingresso a offerta libera nell’anfiteatro di Campo della Marta. Ideato e organizzato da Teatro Bresci, con il sostegno di Comune e sponsor privati, la rassegna parte lunedì con “Questa cosa che sembra di me”, un monologo poetico con tracce comiche di e con Lorenzo Maragoni, produzione Teatro Stabile di Bolzano; il lunedì successivo – il 13 giugno – va in scena “I guardiani del Nanga” di Gioia Battista con Nicola Ciaffoni e la regia di Stefano Scherini; lunedì 20 “Borsellino”, di Teatro Bresci, interpretato da Giacomo Rossetto, che ha anche scritto i testi, col patrocinio di Avviso Pubblico; lunedì 27 tocca a “La bisbetica domata” di Shakespeare nell’adattamento di Andrea Pennacchi, sul palco Anna Tringali, Giacomo Rossetto e Massimiliano Mastroeni; lunedì 4 luglio “Nel mare ci sono coccodrilli” diretto e interpretato da Christian Di Domenico; lunedì 17 “Il colloquio”, che prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti nel carcere di Poggioreale, Napoli; lunedì 18 “Le parole non sanno quello che dicono” di e con Marta Dalla Via, che spiega il senso della sua opera: «Io impreco quando cittadini al di sopra di ogni sospetto protagonisti di episodi mediaticamente controversi, si autoassolvono dicendo “era solo una battuta”. Una battuta, se davvero è una battuta, non è mai solo una battuta. È più importante cambiare le parole o le cose che quelle parole intendono?». Gran finale domenica 24 luglio con la proiezione del documentario “Via D’Amelio 19. Quando altri lo vorranno”, scritto e raccontato da Anna Tringali, un evento speciale che arriva a 30 anni dalla morte di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta. Chi sono gli “altri”? «Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo, Antonio Vullo, l’unico sopravvissuto alla strage, o Luciano Traina, fratello Claudio, uno degli agenti morti in via d’Amelio», spiega l’attrice, che sottolinea: «Gli “altri” siamo anche noi: sta soprattutto alla società civile a partire dal singolo decidere da che parte stare, quotidianamente». Tutti gli spettacoli iniziano alle 21. 30 e alle 20. 30 saranno preceduti da letture animate per bambini o eventi culturali che valorizzano il territorio e realtà come la Croce rossa italiana e Libera. In caso di maltempo si potrà assistere agli spettacoli in Teatro Sociale